Lettera aperta di un genitore sul servizio mensa a Ciampino
Lettera aperta al Sindaco del Comune di Ciampino e all’assessore all’istruzione
Sono un padre; io e mia moglie abbiamo due bambine. Una frequenta il primo anno di scuola dell’infanzia e l’altra la scuola primaria. Sono un libero professionista, mentre mia moglie è una professoressa supplente; come tutte le famiglie nella nostra città facciamo i sacrifici per poter dare un futuro migliore alle nostre figlie.
Scrivo questa lettera aperta per mettere in luce una serie di incongruenze ed ingiustizie riguardo l’organizzazione del servizio mensa scolastica.
Volendo soprassedere su quanto sia assurdo dover pagare il servizio di refezione scolastica nella scuola dell’obbligo (consapevole del fatto che posso scegliere anche il tempo ridotto), rimangono alcuni temi scottanti riguardo l’argomento, di seguito elencati e brevemente sviscerati:
- Ci viene richiesto di procedere all’iscrizione e comunicazione della nostra attestazione ISEE senza conoscere l’importo della tariffa giornaliera. Sarebbe più corretto scegliere un servizio conoscendone già il prezzo. Ad esempio pubblicando i tariffari, o facendoci prima comunicare l’attestazione ISEE, dopo di che metterci a conoscenza dei costi, ed infine richiederci la definitiva iscrizione ai servizi. Il messaggio al momento dell’iscrizione parla chiaro: “ATTENZIONE, INVIANDO LA DOMANDA D’ISCRIZIONE, NON SARA’ PIU’ POSSIBILE MODIFICARE I DATI!”. Credo che a nessuno piaccia l’acquisto senza conoscere il prezzo.
- L’assenza del figlio da scuola va comunicata entro le ore 9 del giorno stesso, altrimenti l’importo del pasto verrà addebitato. La scuola invia il numero dei presenti, per cui i pasti vengono preparati in numero esatto. Succede di portare il proprio figlio a scuola nel giusto orario, e poi essere chiamati dalla scuola alle 9.30 perché si sente male. Il bambino torna a casa, non mangia e paga! Non si potrebbe dare un ticket che viene ritirato dal personale della mensa al momento del pasto, ed attenersi al numero dei presenti comunicato dalla scuola?
- Adeguamento delle tariffe con effetto retroattivo. Non è sufficiente comprare a busta chiusa. Non è sufficiente pagare pure se il figlio esce in un orario che va oltre le 9. Non è sufficiente pagare un servizio che non fornisce acqua nè merende. Non è sufficiente pagare un servizio che dovrebbe essere gratuito. Non è sufficiente far fronte al caro vita aumentando in itinere il costo della tariffa. Bisogna tornare a pagare la differenza di una cosa che abbiamo comprato 6 mesi fa e di cui ci è stato comunicato il prezzo dopo che l’ho acquistata. E quel prezzo era sbagliato!
- Ritardo cronico nella partenza del servizio. Il servizio a Ciampino inizia sempre ad Ottobre. Quest’anno è stata data la colpa al MIUR perché gli organici non erano completi per coprire il tempo pieno. Con la differenza che a Roma la scuola è iniziata il 13 Settembre e la mensa il 14 Settembre. Eppure il MIUR è lo stesso per tutti. L’anno scorso il servizio mensa è iniziato il 4 Ottobre, senza spiegazioni, semplicemente perché a Ciampino è così. Con un orario 8.30-12.30 dal 15 Settembre al 4 Ottobre, i più fortunati possono contare sui nonni, ma molte famiglie devono pagare baby-sitter o utilizzare ferie in quelle due settimane, per poter occuparsi dei propri figli che escono da scuola. I liberi professionisti si organizzano, rinunciando a lavorare. I dipendenti pubblici e privati utilizzano permessi (retribuiti e non) laddove possono, altrimenti ferie. Tutto questo si somma al costo del singolo pasto. Forse anche le famiglie avrebbero un conto retroattivo da presentare.
Chiedo come genitore che la Giunta comunale e chi di competenza si impegni per risolvere questi problemi nel minor tempo possibile e che per l’anno scolastico 2023/2024 i servizi partano insieme alla scuola. Basterebbe organizzare tutto a partire da oggi. Noi genitori siamo a disposizione, ma si richiede puntualità e trasparenza.
D. L.