19 Novembre 2022 - Redazione - Solidarietà e mutualismo

Mozione sulla residenza, chiediamo al Consiglio comunale di Ciampino di approvarla!

Sappiamo che anche il Consiglio comunale di Ciampino si appresta a votare in aula una mozione per impegnare la sindaca, Emanuela Colella, ad agire secondo quanto previsto dal comma 1-quater dell’articolo 5 del piano casa Renzi-Lupi. Questo significa che la città aeroportuale in provincia di Roma potrebbe diventare il secondo comune in Italia, dopo la Capitale, ad applicare la deroga prevista dalla medesima norma che nega la residenza a chi vive in immobili senza titolo.

Dall’entrata in vigore del piano casa, centinaia di migliaia di famiglie sono state escluse dalla possibilità di esercitare i diritti elementari garantiti dalla residenza anagrafica, come l’accesso ai servizi di welfare. Ciò nonostante, da più parti arrivano letture parziali o strumentali della mozione che sta per essere discussa anche a Ciampino. Ricordiamo infatti che la residenza non dà diritti di possesso e non significa l’assegnazione di una casa popolare occupata, al contrario, permette alle persone di fare regolare domanda per un alloggio ERP e dunque di uscire da una condizione di irregolarità. Garantire la residenza non facilita le occupazioni, ma permette a quei bambini oggi esclusi di avere diritto alla mensa o allo scuolabus, alle famiglie di avere un medico di famiglia o di accedere agli asili nido.

Per questo crediamo sia importante attuare la deroga disposta dallo stesso articolo 5 del piano casa, come ottenuto a Roma grazie al lavoro di un’ampia rete costituita dai movimenti per il diritto all’abitare, molteplici organizzazioni, sindacati e singole persone, anche fuori dai confini capitolini e nei comuni metropolitani come Ciampino, dove pure il tema esiste per molte famiglie in emergenza abitativa. Sappiamo che la lotta non è finita, né a Roma né altrove, perché le prove muscolari contro l’applicazione di una norma di civiltà come questa servono a molti per legittimare la propria azione politica di guerra ai poveri e tra poveri. Noi continueremo a fare quello che facciamo ogni giorno affinché la voce dei senza voce sia ascoltata, per questo chiediamo a tutti i consiglieri e le consigliere di Ciampino di dare un segnale forte nel chiedere l’adozione di un provvedimento in favore di chi è rimasto indietro, di chi non ha colpe, di chi vorrebbe uscire da una situazione precaria ma non può farlo per via di questa futile norma. Di scegliere, insomma, da che parte stare.

Officine Civiche

Ciampino Bene Comune

Nonna Roma

ASIA USB