13 Gennaio 2021 - Luciano Zerega - Divulgazione

La città che risolve i problemi in una camminata: la ricetta di Daniel Jadue

Il nome di Daniel Jadue, sindaco di Recoleta, comune della città metropolitana di Santiago del Cile, ai più potrebbe non dire nulla. Invece potrebbe diventare il primo presidente comunista del Cile, secondo alcuni sondaggi, ribaltando le aspettative degli scienziati politici fino al 18 Ottobre del 2019. Recoleta come popolazione conta quattro volte quella della città di Ciampino, così come la sua densità, e dal 2012 è amministrata dal sindaco Daniel Jadue, cileno di origini palestinesi, laureato in architettura e sociologia alla “Universidad de Chile”. Famoso nel paese per aver ispirato un’amministrazione aperta, partecipata e soprattutto popolare, tanto da essere copiato da centro-destra e centro-sinistra. 

Per capire la sua analisi, dobbiamo partire dagli anni ‘70, periodo aperto con il governo socialista di Salvador Allende che ha permesso alle classi popolari e lavoratrici di entrare nelle scuole dei ricchi, di vivere nei quartieri benestanti senza essere ghettizzati. La situazione inizia a cambiare dal 1978 in cui il governo di Pinochet decide di lanciare un piano di urbanizzazione, dando i terreni al mercato, cancellando la pianificazione e definendo il suolo per la sua redditività. Così inizia la specializzazione dei terreni, le classi più povere vengono spostate altrove, gli spazi rimasti vuoti vengono usati per finire di costruire la città, così definendo quartieri per i ricchi, una città per i benestanti ed una per i poveri. Questo comportò che i quartieri dei ricchi generassero una domanda di servizi, che venivano soddisfatti da una offerta privata, costringendo i benestanti e i poveri a spostarsi altrove. 

Maggiori spostamenti significa maggiore spesa in automobili, che a loro volta intasano le strade, inquinano, il che richiede maggiori lavori urbani con la perdita di spazi utilizzabili diversamente e, dopo qualche anno ancora, non è più sufficiente perché siccome non è possibile soddisfare la domanda di servizi nel proprio quartiere, ti costringe ad aumentare i viaggi durante il giorno. Così creando la generazione dei viaggi e degli spostamenti. 

Qui Daniel Jadue ripensa il modo di vivere la città, interviene sul territorio e si preoccupa di ascoltare le esigenze della sua cittadinanza. 

– I giovani non hanno spazi. La soluzione pensata è stata di utilizzare le stesse scuole del comune, aprirle fino alle 22.00, facendo usare ai giovani  le aule, le sale lettura, i cortili e i campi sportivi per fare attività. Nel 2018 più di un terzo della popolazione del comune utilizza gli spazi comunali.

– Gli anziani non possono spostarsi troppo lontano, né fare code troppo lunghe per le visite mediche. La soluzione pensata è stata di organizzare attraverso i comitati di quartiere due box per cure primarie, con medicinali senza ricetta, né catena del freddo, per ricevere le visite degli stessi anziani che dopo una certa età hanno una mobilità di ridotta. Così decongestionando gli ambulatori ed ottenendo che il il 75% degli anziani si facesse visitare a meno di tre isolati da casa.

– I medicinali costano troppo. La soluzione pensata è stata creare farmacie popolari, con un abbattimento dei costi addirittura di un 90% sui farmaci. Così il passaggio successivo è stato incrementare l’ottica popolare abbattendo i costi degli occhiali di un 80%.

– I libri costano troppo. La soluzione pensata è stata realizzare librerie popolari affinché ci fosse accesso ai libri, si incentivasse la lettura e si avviasse un circuito di editoria locale.

Questo perché il mercato, cercando la redditività, se ne frega delle persone, si manifesta dove c’è margine di profitto e non di benessere. Così le città che noi pensiamo “smart” probabilmente sono le più tonte che ci siano, perché non danno risposte né soddisfano le richieste dei propri abitanti, perché nessuna smart city sposta i propri servizi comunali durante il weekend di quartiere in quartiere per cercare di venire incontro alle esigenze dei lavoratori, degli anziani, dei giovani. L’idea della politica di Jadue è che qualsiasi cittadino, indipendentemente dal suo reddito, possa risolvere i propri problemi con una camminata.