3 Luglio 2016 - Redazione - Beni Comuni e Territorio

“Bufale”, democrazia e cemento: in risposta alla nota del Pd Ciampino

Il Partito Democratico di Ciampino ha pubblicato una nota in merito al 2° Consiglio cittadino organizzato da Città in Comune e Officine Civiche che si terrà martedì 5 luglio dalle 18.30, presso la scalinata esterna della Sala consiliare. Come associazioni chiamate in causa, ci teniamo a specificare un paio di questioni, evitando di scendere ad un livello di discussione così basso. 

Città in Comune ed Officine Civiche hanno lanciato questa assemblea in vista del prossimo consiglio comunale dove si discuteranno le due proposte di delibera di iniziativa popolare che portano la firma di centinaia di cittadini. Noi a loro ci rivolgiamo, ai cittadini, e per questo organizziamo un momento pubblico in strada. 
Fa così paura il confronto pubblico nel merito delle questioni? Il PD afferma che il contenuto delle nostre due proposte è potenzialmente condiviso nel Pd ciampinese. Ben venga, ci auguriamo di raggiungere un testo che possa essere votato e approvato in Aula, proprio perché è nell’interesse di tutti avere strumenti di controllo, osservazione e partecipazione per quanto riguarda le scelte urbanistiche. Purché non ci si nasconda dietro le parole o non si provi ad indebolire il senso profondo di queste due proposte: in queste proposte c’è un elemento di rottura e l’inversione di tendenza rispetto alla gestione del territorio passata ed attuale.

Quello che il comunicato del PD chiama “tribunale politico”, altro non è che un dibattito pubblico, uno strumento di democrazia. Capiamo che, in un periodo di regresso nelle pratiche democratiche da parte di chi da troppi anni governa i territori in accordo con gruppi di potere sempre più ristretti, sia diventato difficile anche solo concepire che alcuni cittadini si organizzino in associazioni, politiche e non, per dire la propria sull’operato di un’Amministrazione che, fino a prova contraria, può legittimamente essere criticata, anche aspramente. 
Le accuse di “insulti”, “urla”, “leaderismo”, “ricerca di visibilità”, le rispediamo al mittente ed anzi le consideriamo offensive nei nostri confronti e profondamente false. L’asprezza delle assemblee, la durezza degli interventi – ci dispiace per la quiete che il Pd si vede interrotta -, fanno parte della dialettica democratica di una comunità cosciente e nulla hanno a che fare con l’insulto gratuito.

Infine rivendichiamo con forza le parole “silenzio assordante”, “processo di cementificazione”, “smantellamento della città pubblica”, “rinuncia alla riqualificazione del centro urbano”, stiamo parlando di fatti che sono sotto gli occhi di tutti: si procede a derogare il Piano regolatore con il Piano Integrato di via Reverberi; nascono come funghi nuovi cantieri in barba al principio espresso dalla maggioranza di “consumo zero del suolo”; l’Igdo, sul quale il Sindaco aveva promesso in campagna elettorale di voler intraprendere una strada verso la sua pubblicizzazione, verrà acquistato, con l’avallo dell’Amministrazione Comunale che ha sostenuto questa opzione come più volte esplicitato da Sindaco ed Assessore, a una cordata imprenditoriale (cioè un gruppo di potere economico che niente ha a che fare con la città pubblica), della quale ancora oggi, a distanza di mesi, non è dato sapere l’identità. 
Il gioco, poco edificante, di nascondere scelte errate e dannose dietro l’impossibilità di poter compiere altre scelte per motivi tecnico/amministrativi è un giochino sterile. Abbiamo dimostrato ‘’carte alla mano’’ già nel caso di Via Reverberi e per l’IGDO come altre strade fossero praticabili. Se non lo si è fatto, è perché dietro c’è stata una SCELTA POLITICA. 

Concludiamo questa risposta entrando nel merito della presunta compravendita di un’area pertinente all’Aeroporto militare. La stessa nota del Pd dice che ci siamo riferiti ad una notizia uscita sulla stampa locale, a seguito della quale il Sindaco Terzulli ha voluto smentire con una dichiarazione che ci è apparsa fin troppo contraddittoria e confusa. Ci auguriamo, piuttosto, che il Sindaco voglia specificare pubblicamente i termini della sua dichiarazione e siamo disposti ad un confronto con lui, se vorrà, anche in occasione del Consiglio cittadino. 
Il microfono, infatti, è aperto a chiunque voglia portare elementi al dibattito. Se il PD pensa che non garantiamo abbastanza spazi ai rappresentanti della maggioranza, per quanto ci riguarda possono avere tempo illimitato! Noi saremo ben lieti di ascoltare cosa vogliono risponderci. 

Officine Civiche

Città in Comune