26 Marzo 2016 - Redazione - Beni Comuni e Territorio

IGDO, la parola al Consiglio Comunale

Sono passate due settimane da quando un avviso pubblicato su un quotidiano a carattere nazionale, ha reso noto l’avvio della procedura competitiva per la vendita del complesso dell’IGDO. Base  d’asta 1,5 milioni di euro. La data per partecipare all’asta è fissata per il prossimo 12 Aprile. 15 giorni di articoli, dichiarazioni, commenti, petizioni on line, appelli, prese di posizione. Chi ha parlato di proposte improvvisate e fantasiose. Chi di chiacchiere, supposizioni ed illazioni. Chi di occasione straordinaria per provare ad acquisire al patrimonio comunale quell’area strategica per il futuro della città. Ci sono state anche richieste esplicite nei confronti del Presidente della Regione Lazio di sostegno alla possibile partecipazione del Comune di Ciampino alla procedura competitiva. 

Ora la parola passa al Consiglio Comunale. La seduta convocata per le 15.30 di Giovedì 31 Marzo recita al primo punto dell’Ordine del giorno “Mozione (prot. 8236/16) avente per oggetto ‘Mozione finalizzata alla partecipazione del Comune di Ciampino alla procedura di evidenza pubblica per l’alienazione del complesso immobiliare ex LG.D.O.” sottoscritta dal capogruppo di SEL-tutta un’altra storia. E’ dunque nel luogo della rappresentanza democratica che si confronteranno le forze politiche, coerentemente con il mandato chiesto ed avuto dagli elettori. L’impegno assunto nel programma della coalizione con la quale abbiamo sostenuto il Sindaco Terzulli, recita “Saranno valutate e perseguite tutte le possibili collaborazioni con Enti ed Istituzioni sovracomunali per arrivare ad una acquisizione pubblica dell’area”. A questo impegno non di SEL-tutta un’altra storia non vogliamo sottrarci. 

Spero  che i cittadini di Ciampino Giovedì prossimo siano in tanti nella Sala consiliare. Per due fondamentali motivi. Perché si discute del futuro di uno dei luoghi che ha fatto la storia e l’identità di questa comunità, che ha segnato nel tempo il luogo della memoria, delle ferite della guerra, ma anche delle possibili azioni di recupero al sociale e al bene comune di quel patrimonio. E perché la democrazia rappresentativa è imperfetta e labile se il rapporto di fiducia e di controllo tra elettore ed eletto non si rinnova costantemente. E Giovedì prossimo è uno di quei giorni nella quale esercitare ciò che gli anglosassoni chiamano “recall”, ossia il controllo sul corretto svolgimento delle funzioni degli eletti.