26 Gennaio 2017 - Redazione - Beni Comuni e Territorio

Urbanistica e partecipazione: le proposte sottoscritte dai cittadini vengono ignorate

“Gli organi competenti del Consiglio comunale di Ciampino, in totale spregio del Regolamento comunale, si ostinano a non voler calendarizzare la discussione in aula di due proposte di delibera d’iniziativa popolare firmate da centinaia di cittadini. Dopo numerosi solleciti in via formale e informale, abbiamo dunque voluto chiedere direttamente al Prefetto di intervenire affinché il Regolamento venga attuato e la volontà dei cittadini rispettata”. E’ quanto dichiarano Francesca De Rosa, in rappresentanza dell’associazione Officine Civiche, e Alessandro Porchetta della lista Città in Comune, primi firmatari di due delibere d’iniziativa popolare che chiedono, rispettivamente, l’istituzione di un Regolamento per l’urbanistica partecipata e un Censimento del cemento a Ciampino.

“E’ assurdo che ancora oggi il Presidente del Consiglio comunale non ci abbia degnato di una risposta – proseguono i due firmatari -, nonostante i solleciti e nonostante le richieste di un incontro con il Presidente e con i gruppi consiliari. A tal proposito ci siamo anche detti disponibili ad un confronto con le forze politiche presenti in Consiglio, per arrivare alla più ampia condivisione in aula delle proposte, ma evidentemente dobbiamo credere che non ci sia l’intenzione reale di affrontare una discussione che mette al centro un tema delicato come il futuro delle scelte urbanistiche in questa città”.

“Le due proposte di delibera d’iniziativa popolare, promosse da Officine Civiche e Città in Comune, si sono ritrovate su una stessa esigenza di monitoraggio, trasparenza e condivisione delle scelte urbanistiche con la cittadinanza, attraverso l’istituzione di nuovi strumenti che non lascerebbero spazio ad ambiguità. In una città come Ciampino, dove il consumo del suolo registra gli indici più elevati dell’intera Provincia di Roma, crediamo sia fondamentale intervenire in una direzione che porti la città a dotarsi di strumenti orizzontali come quelli che proponiamo, in direzione di una prospettiva di consumo zero del suolo, da sempre sbandierato e mai applicato dalle recenti amministrazioni”. 

“Per questo vogliamo l’approdo in aula delle nostre delibere – concludono i due rappresentanti delle rispettive organizzazioni -, non ci prenderanno sulla stanchezza. Abbiamo chiesto un intervento del Prefetto affinché venga rispettato il Regolamento comunale, dal momento che già siamo fuori dai termini previsti: Le delibere, protocollate nei primi mesi del 2016, dovevano essere discusse in Consiglio entro quaranta giorni. Invece è passato quasi un anno e i cittadini che hanno sottoscritto le due proposte ancora non hanno ricevuto risposta. Se questa è la considerazione della volontà popolare e degli strumenti democratici sui territori, andiamo molto male”.